Questo dolce antico - che si ritrova anche in Toscana ed in Emilia Romagna seppur con qualche differenza - si cucinava un tempo nelle campagne sulle piastre bollenti o nelle stufe. In Liguria era considerato il dolce dei bambini che lo portavano a scuola avvolto nella carta per gustarlo durante la ricreazione.
Nato come dolce povero, molto nutriente e probabilmente poco costoso, ad oggi non è più cosi "conveniente" visti i prezzi dei pinoli e della farina di castagne. In Toscana si usa sostituire i semi di finocchio con il rosmarino.
Noterete che è un dolce privo di zucchero.. beh, se la farina di castagne è di qualità, basta ed avanza insieme all'uvetta a dolcificare quel che basta.
Ingredienti per 4 persone:
- 250 gr di farina di castagne
- 50 gr di uvetta
- 20 gr di pinoli
- Acqua q.b.
- 1 cucchiaino di semi di finocchio selvatico
- Sale q.b.
- 50 ml di olio extravergine di oliva
In una ciotola mettete in ammollo l’uvetta in acqua per 10 minuti, quindi scolatela ed asciugatela bene con un canovaccio. Nel frattempo in una terrina versate la farina setacciata (così non si formano grumi), un pizzico di sale ed aggiungete l’acqua poco alla volta mescolando col cucchiaio fino ad ottenere un impasto omogeneo; aggiungete la metà dell'olio e lasciate riposare il tutto per un paio di ore.
Ungete una teglia non troppo alta con l’olio restante, versate l’impasto e cospargere con uvetta, pinoli e semi di finocchio (non avendo i semi io ho messo il finocchietto selvatico raccolto a #Framura# e seccato.) . Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 30 minuti.