Colori, Profumi, Sapori.. Condivisione

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sabato 8 novembre 2014

LA RIBOLLITA


"Fiorentin mangia fagioli
lecca piatti e romaioli
e per farla più pulita
poi si lecca anche le dita.... "



Lo confesso... non amo particolarmente la frutta (se non in qualche caso particolare) quanto invece impazzisco per le verdure di stagione crude o cotte in tutti i modi possibili, e visto la pioggia che qui non pare dar tregua, è da un pò che mi popongo di preparare la ribollita. Come tutte le ricette della tradizione regionale, c'è chi aggiunge e chi toglie ma, la base della ricetta rimane sempre la stessa, ed io l'adoro, anche se ogni volta ne preparo per un reggimento... ottima scusa per invitare ospiti a cena.

"La Ribollita è un piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure che si prepara tradizionalmente in alcune zone della Toscana, in particolare nella Piana di Pisa, nella zona di Firenze ed Arezzo. È un tipico piatto "povero" di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva "ribollito" in padella nei giorni successivi, da qui che prende il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure" [cit. Wikipedia]

Ingredienti per "4 persone:


- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 gambo di sedano
- 1 porro
- 250 gr. di cavolo verza
- 250 gr di cavolo nero
- 100 gr. di bietole
- 250 gr di fagioli cannellini secchi (da mettere a bagno il giorno prima)
- 1 patata
- 2 zucchini (facoltativi)
- 10 pomodorini + passata pomodoro (o 100 gr. di pomodori pelati)
- 1 rametto di timo
- 150 gr. di pane toscano raffermo
- Olio extravergine d'oliva
- Sale e Pepe q.b.



Come prima cosa, il giorno prima, mettete i fagioli in abbondante acqua. Iniziate quindi la preparazione lessando i cannellini a fuoco lento, in modo che cuociano senza rompersi, scolateli tenendo da parte l'acqua di cottura.

Lavate, ed eliminate le coste del cavolo nero e delle bietole, sbucciate le patate, e tagliate verza, patate, cavolo, bietole e zucchine grossolanamente. Mondate la carota, il sedano, la cipolla ed il porro, tritandoli grossolanamente; tagliate i pomodorini in due.








In una pentola di coccio dai bordi piuttosto alti, fate soffriggere la cipolla con un pò d'olio, aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fate appassire per circa 5 minuti.





Incorporate il sedano e la carota, lasciando cuocere per altri 10 minuti a pentola coperta.




Inserite quindi le patate a pezzetti, e quando inizieranno ad ammorbidirsi, unite la verza, il cavolo nero, e le bietole. Quando le verdure inizieranno a ridursi, unite la metà dei fagioli,qualche mestolo di acqua di cottura degli stessi, ed il rametto di timo,regolando di sale. A questo punto aggiungete anche gli zucchini (io ho utilizzato quelli surgelati freschi da me).











Mescolate e lasciate cuocere coperto a fuoco basso. Quando le verdure saranno ben stufate, aggiungete un pò di salsa di pomodoro (o i pelati se non avete utilizzato i pomodorini) e lasciate nuovamente cuocere. Verso fine cottura, aggiungete il passato di fagioli.





Affettate il pane raffermo, facendolo poi tostare su di una padella antiaderente, o in forno, o nel tostapane. Tagliatelo a pezzi, disponetelo sul fondo di un altro tegame di coccio, versatevi sopra parte della zuppa con il suo brodo, ridistribuite un altro strato di pane, poi di zuppa, ed irrorate con l'olio.








Lasciate riposare per  una o due ore, in modo che il pane s'inzuppi a dovere, poi mettete il tegame sul fuoco basso in modo che non si attacchi, e mescolate delicatamente il tutto, aggiungendo nel caso altre verdure con il loro brodo.

Servite in piatti o scodelle di coccio, aggiungendo un pò d'olio ed una spolverata di pepe. 












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